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    TAPES FALLOUT 1 – Audio Leter Live – In the green night:

    Da quasi 20 anni nei nostri archivi giace una discreta collezione di nastri magnetici su cassetta, risalenti agli anni 80 e 90. Si tratta generalmente di autoproduzioni di musica sperimentale proveniente da tutto il mondo, in gran parte (ma non solo) ottenuta grazie a una donazione fattaci anni fa dai fratelli di Cane Capovolto, mentre alcuni nastri ci sono stati spediti nel corso degli anni. Sono stati a prender polvere sullo scaffale per troppo tempo; le copertine elaborate, le confezioni inusuali e gli inserti sono sempre stati li’ a stimolare la nostra fantasia. Ogni tanto abbiamo passato brevi spezzoni di esse, effettuando delle selezioni, ma la cosa non e’ mai andata al di la’ di qualche saltuario ascolto.

    Abbiamo cosi’ deciso di dare un senso e valorizzare questa collezione, dedicando un intero ciclo di trasmissioni a queste cassette.

    TAPES FALLOUT e’ quindi una serie di podcast trasmissioni in cui daremo spazio ad ognuna di esse, cercando il piu’ possibile di reperire informazioni relative al loro contenuto, agli artisti che le hanno prodotte, al contesto eccetera. I nastri saranno campionati e trasmessi per intero, senza tagli, interruzioni ne’ interventi di alcun tipo, circondati solo da informazioni e dai nostri commenti (nonche’ a volte di altri materiali che via via ci inventeremo, ma sempre senza toccare il materiale proposto)

    Per questa prima puntata di TAPES FALLOUT abbiamo scelto a caso questo nastro, che raccoglie registrazioni dal vivo effettuate tra il 1982 ed il 1984, intitolate “Audio Leter Live – In the green night:”.

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    La cassetta (TDK, personalizzata con una grafica glitter) e’ arricchita da un libretto di 12 pagine con descrizioni, grafica ed informazioni sul contenuto. Da essa apprendiamo che la casa produttrice di questo nastro e’ la C.N.L.F. di New York.

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    Il collettivo Audio Leter (Audio Letter nella pagina di Sharon Gannon su Wikipedia, stranamente) nasce a Seattle nel 1979 (ben prima di Kurt Kobain e compagnia), da Sue Ann Harkey (altro link) e da Sharon Gannon (peraltro autrice di alcune delle grafiche e del libretto allegato). Tanti artisti oggi famosi orbiteranno attorno alla formazione base, tra cui citiamo quelli di questo nastro, i musicisti / performer Paul Hoskin, Lesli Dalaba, Robert Hinrix, Chris Cochrane, Deran Ludd.

    Tra i pezzi, segnaliamo una registrazione effettuata alla New York University della colona sonora di un cortometraggio (di cui non siamo riusciti a trovare tracce in rete) di Liz Bouiss, realizzata dal vivo durante la proiezione dello stesso.

    Grazie a questo nastro scopriamo tante cose interessanti.Sue Ann Harkey suona tutt’ora, cosi’ come Sharon Gannon, che si occupa anche di un sacco di altre cose (yoga, diritti degli animali, coreografia, danza, arti visive). In generale i musicisti citati (ne mancano tanti, il progetto Audio Leter e’ molto vasto; noi citiamo solo quelli relativi a questo nastro) proseguono tutt’ora a fare gran belle cose, collaborando spesso con veri mostri del jazz e della musica contemporanea; scavando tra i link troviamo diversi nomi interessanti come  Wayne Horvitz, John Zorn, Don Cherry e tanti altri. A contorno, scopriamo che la sopracitata regista e videomaker Liz Bouiss ha realizzato tra le tante cose un bellissimo documentario sulla guerra in Vietnam, che trovate sulla sua pagina Vimeo. Vi consigliamo caldamente di indagare 🙂

    Si tratta di un prodotto di frontiera a cavallo tra un certo tipo di jazz, performance/teatro e la new wave piu’ acida (John Lydon, Throbbing Gristle, etc.), peraltro una ottima occasione per vendicarsi degli inquilini del quarto piano quando ascoltano le hit di sanremo a tutto volume.

    La registrazione non e’ di qualita’ eccelsa ma permette di cogliere quello che doveva essere l’ambiente della Seattle di quegli anni 80; peccato non disporre di immagini a corredo di queste performances (ma stiamo ancora cercando).

    Ascoltato al computer sembrera’ una confusa accozzaglia di suoni ma l’ascolto con una buona cuffia, che consigliamo sempre, oppure attraverso un BUON impianto Hi-Fi, rivelera’ una sorprendente stereofonia (coi limiti dovuti al nastro magnetico ed alla sua eta’) nella quale potrete cogliere le voci degli artisti senza effetti, i suoni dell’ambiente, tanti altri strumenti, ed una stereofonia molto piacevole. 🙂

    Nota: Se vi trovate ad avere del materiale simile (demotapes, autoproduzioni, registrazioni o altro degli anni 80/90) e volete condividerle con noi, saremmo felici di inserirle nella nostra programmazione. Contattateci per ulteriori dettagli 🙂

    BUON ASCOLTO! Puntata su Soundcloud

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